TUTTO PER MIO FIGLIO
SINOSSI
Raffaele Acampora non è un magistrato, un giornalista o un poliziotto. Non è un personaggio importante, uno con un ruolo di contrasto delle organizzazioni criminali.
Raffaele Acampora è un uomo come tanti. Ha una moglie, Anna, che ama, e quattro figli, di cui il più grande, Peppino, ha quattordici anni, e come molti ragazzi della sua età comincia a cercare la sua strada nel mondo. Ma non è facile farlo quando vivi in un territorio dove le organizzazioni criminali dettano legge.
Raffaele è un allevatore che “fa” i mercati, mestiere che ha ereditato da suo padre. Tutti giorni si sveglia prima dell’alba e percorre anche decine di chilometri per vendere gli animali che lui stesso ha allevato. Una vita dura, che però lui affronta a testa alta con il piglio di chi sa di far bene il suo lavoro. Purtroppo però i tentacoli della camorra non risparmiano nemmeno il suo settore.
Ogni settimana Raffaele e i suoi colleghi sono vittime del racket criminale, che impone loro il pizzo e vessazioni di ogni tipo. Fino a quando, un giorno, Raffaele decide di ribellarsi.
Fonda un sindacato e, con la sua forza d’animo contagiosa, convince i suoi colleghi a iscriversi.
Collabora con la polizia e la magistratura, denuncia, fa nomi. È consapevole del rischio che corre. Sa che Anna e tutti i suoi familiari sono preoccupati per lui, ma ormai non può e non vuole tornare indietro. La camorra cerca in ogni modo di farlo smettere, prima con offerte e poi con minacce e intimidazioni.
Ma Raffaele ha detto agli iscritti del sindacato che avrebbe difeso i loro interessi, e ha una parola sola.
Per questo viene ucciso.
Raffaele Acampora era una persona comune, ha detto no, ha resistito, pagando con la vita il suo coraggio e il suo senso di giustizia.
REGIA: Umberto Marino
ATTORI PRINCIPALI: Giuseppe Zeno, Antonia Truppo, Tosca D’Aquino
DURATA: 100’