Anni ’60, Bologna. Mimmo, 9 anni, è quello che oggi si direbbe un bambino difficile. Figlio di immigrati dalla Sicilia, alla scuola e allo studio preferisce la vita di strada con il fratello maggiore, Sebastiano. Mimmo però ama cantare e ha un orecchio musicale straordinario, così un giorno la madre, Ernestina, disperata, lo porta a un provino per un concorso canoro. Un consiglio del suo insegnante: forse la musica potrà salvarlo. Quello che ancora nessuno sa è che quel provino è l’inizio di uno spettacolo destinato a entrare nella storia: lo Zecchino d’Oro. Mimmo viene preso insieme ad altri bambini di ogni provenienza e classe sociale. Fra questi, Gaetano e Caterina, figlio di un carabiniere e di una madre ambiziosissima lui, figlia di importanti imprenditori lei. I tre diventano presto inseparabili e, sotto la guida della giovane Mariele, (Matilda De Angelis) imparano a conoscere la musica e a cantare insieme. Mariele, con Cino Tortorella, guida i bambini nella prima edizione televisiva dello Zecchino d’Oro. Per non abbandonarli, una volta che lo spettacolo è andato in onda, Mariele ha l’idea di una formazione stabile, che sia una vera scuola di musica e di vita: nasce così il Piccolo Coro Mariele Ventre dell’Antoniano.